Giuseppe Capozza legge È STATO PER CAOS di Maria Pia Latorre
Dovrebbe essere un piacere leggere versi; quelli di Maria Pia Latorre contenuti nella raccolta È stato per caos hanno ritmo e pause musicali; le parole, lette ad alta voce, scorrono come le note di uno spartito e, in tal senso, diverse sono le liriche che provocano questo tipo di piacere; ad esempio, quelle dedicate a città e luoghi: Viterbo e Daunia, contenute in Viaggio clandestino, la prima delle due parti in cui è divisa la raccolta (l’altra ha lo stesso titolo della copertina).
Il “gusto” della partitura musicale lo si può provare in liriche tanto brevi quanto intense: La mia ombra, Nel rovescio di una partita, Settembre e in quella che, a nostro avviso, è la più rappresentativa della poetica della Latorre: Stella senza luce.
Altra suggestione proviene da singoli versi all’interno di liriche più ampie; versi illuminanti e illuminati (San Michele arcangelo che non è bastato a liberarci dal male, in Ardente Murgia; …lo spettacolo dell'ape che ci scioglie in commozione in Il perimetro del Caos; tutta La mia ombra; …è pronto in tavola un brindisi alla nostra fragile immensità in Ti scrivo; tutta Nel rovescio di una partita; tutta Stella senza luce (per me la più bella); tutta Settembre; …l'orrida perfezione che attanaglia in I.A.; …son mostri alati i punti di domanda in Strabismo (a nostro avviso, il verso più intrigante).
Sensibilità meridionale e partecipazione ai drammi umani sono le tracce sulle quali da tempo si fonda la poetica dell’Autrice, qui espressa in modo maturo e compiuto, ma tuttavia aperto a nuovi sviluppi, che non tarderemo a scoprire in ulteriori opere, man mano che la sua Poesia riuscirà a dare ordine al caos.
Maria Pia Latorre con (da sinistra) l'editore Alessio Rega e Giuseppe Capozza
La silloge, composta da diciassette liriche nella prima parte e trentasei nella seconda, è preceduta dall'introduzione di Paolo Polvani, nella quale il poeta e animatore culturale barlettano mette soprattutto in evidenza quanto le parole di Maria Pia Latorre riflettano il disorientamento spirituale nel quale vive l'umanità; ma il lettore troverà nei versi di questo libretto altro, se non di più.
Giuseppe Capozza
Vice presidente del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile
M.P. LATORRE, È stato per caos, Tabula fati, Chieti 2025
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