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Il commento di David La Mantia alla poesia "Il racconto della Terra" di Maria Pia Latorre in "È stato per caos"

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Lo sguardo dal finestrino di un treno, l'immagine di un viaggio apre la poesia di Maria Pia Latorre. È già una dichiarazione d'intenti. È la storia di un amore, una vera e propria dichiarazione verso la natura e verso l'umanità tutta. È la ricerca di una ecologia di pensiero. Che si fa acqua e benedizione, frutto dell'amore ( Ogni fiume e rigagnolo e linea d'acqua /che ha fecondato la terra/ come ha voluto eros ).  David La Mantia Ed ecco, di seguito, le immagini di questa campagna ancora incontaminata dal male nel suo cuore, illuminata dell'umanità dei contadini ( E la terra che ha generato il cielo e ha dato volto all'amore/si è fatta umano,/uomodonna figlio della terra/ e dei frutti/ uomodonna che accarezza con gli occhi le zolle/contadini con erbe e foschie nelle narici ).  Questa età dell'oro, non nostalgica, ma visionaria ed insieme terrena, elimina le differenze di genere. Uomodonna è la parola insistita, l'ossimoro che si fa fusione, che si f...

In dialogo con Maria Pia Latorre a proposito di "È stato per caos": le ragioni di un libro

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Maria Pia Latorre è poetessa e scrittrice particolarmente attiva nel territorio pugliese e specificatamente barese anche come attivista ambientalista, attività con la quale ha dato vita al percorso letterario denominato L'Isola di Gary , dedicato e ispirato a Gary Snyder, giunto alla sua quarta uscita, di prossima pubblicazione, che raccoglie contributi poetici regionali e nazionali attorno ai temi dell'ambientalismo. Insegnante di professione e promotrice culturale per passione, ha recentemente dato alle stampe la sua terza silloge poetica. In occasione dell'uscita della sua nuova raccolta È stato per caos , edito nella collana “Polveri” per i tipi di Tabula fati (Chieti, 2025), più che un'intervista, abbiamo dedicato qualche minuto a dialogare con l'autrice in un momento di vero e proprio scambio di pensieri sulla sua opera. L'intervista è stata pubblicata sulla pagina culturale del Quotidiano di Bari in due parti, nelle giornate di venerdì 19 settembre e mar...

Italo Interesse sul "Quotidiano di Bari" a proposito di È STATO PER CAOS

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Nota di Bartolomeo Bellanova a È STATO PER CAOS di Maria Pia Latorre

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Ho terminato ora la lettura di È stato per caos di Maria Pia Latorre (Edizioni Tabula Fati 2025). Mi ha trasmesso profonde emozioni scaturite anche da uno stesso sentire sulla vita, i sentimenti, le ingiustizie e le gravi patologie della nostra specie.  Nella raccolta è apprezzabile la crescita e la ricerca poetica dell’autrice che le hanno consentito di approdare a una lingua in cui i termini di quotidiano convivono con lemmi meno usati quali (“acqua ialina”, “historiola”, “iazzi”, “colubro”, “biacco”). Sono presenti anche esperimenti di meticciamento linguistico come nella poesia Palermo in cui la lingua italiana e la lingua madre palermitana si fondono in un tessuto vivo non banalizzato. Non mancano poi incursioni nel gergo della tecnologia come in Metaverso o I.A .  La silloge è disseminata di immagini che sono pennellate di colori originali e cangianti quali: «la luce lapide di astri estinti» nella poesia eponima È stato per caos ed anche: «boccioli di luce», «foglie ...

Sandro Marano su È STATO PER CAOS di Maria Pia Latorre

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Di Maria Pia Latorre , poetessa e insegnante di scuola primaria, nonché coordinatrice di un nutrito gruppo di poeti, che sotto il nome “L’isola di Gary” s’interessano delle sorti del nostro pianeta (per i quali ha curato ben quattro antologie uscite a cadenza annuale tra il 2021 e il 2024), ci siamo già occupati in occasione delle sue ultime pubblicazioni poetiche: Flamenco e cioccolato (2021) ed Esemplare l’umano (2023). È ora uscita una nuova e compatta silloge È stato per caos . Si tratta di cinquanta composizioni poetiche suddivise in due sezioni: Viaggio clandestino ed È stato per caos , che dà il titolo alla raccolta. E sono introdotte da una sentita prefazione di Paolo Polvani che osserva: «cosa rappresenti il caos nell’economia della terra è facile da intuire… la nostra terra è sull’orlo del baratro e ogni giorno sprecato ci avvicina a un punto di non ritorno». Sandro Marano Maria Pia Latorre è come una viaggiatrice che, senza perdere la speranza, si misura col mondo in cui...

Giuseppe Capozza legge È STATO PER CAOS di Maria Pia Latorre

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Dovrebbe essere un piacere leggere versi; quelli di Maria Pia Latorre contenuti nella raccolta È stato per caos hanno ritmo e pause musicali; le parole, lette ad alta voce, scorrono come le note di uno spartito e, in tal senso, diverse sono le liriche che provocano questo tipo di piacere; ad esempio, quelle dedicate a città e luoghi: Viterbo e Daunia , contenute in Viaggio clandestino , la prima delle due parti in cui è divisa la raccolta (l’altra ha lo stesso titolo della copertina).  Il “gusto” della partitura musicale lo si può provare in liriche tanto brevi quanto intense: La mia ombra , Nel rovescio di una partita , Settembre e in quella che, a nostro avviso, è la più rappresentativa della poetica della Latorre: Stella senza luce . Altra suggestione proviene da singoli versi all’interno di liriche più ampie; versi illuminanti e illuminati (San Michele arcangelo che non è bastato a liberarci dal male, in Ardente Murgia ; …lo spettacolo dell'ape che ci scioglie in commozione ...

È uscito il nuovo volume di Maria Pia Latorre, È STATO PER CAOS

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È uscito il nuovo volume di poesie di Maria Pia Latorre: È STATO PER CAOS è il terzo volume della collana POLVERI, con prefazione di Paolo Polvani. Di seguito un estratto: M.P. LATORRE,  È stato per caos , Tabula fati, Chieti 2025 Acquistalo sul sito dell'editore Acquistalo su Amazon Viaggiamo ad alta velocità in vite stritolate da logiche di potere, dove è sempre più difficile riconoscerci ognuno nella propria identità. Siamo alla continua ricerca di direzionare le nostre energie in azione, oppure, all’opposto, ci ritroviamo immersi nell’atonia, atteggiamenti diversi per lo stesso malessere. Ma la comune tensione vitale che ci investe è resistere. Resistere a tutto ciò che di disumano ci è intorno e che ci interroga, per compiere, così, il necessario salto verso l’autenticità del vivere. Il senso è nell’autentico che ci permette di sperare sempre e comunque nella coscienza umana. Cinquanta poesie cadute “per caos”, su queste pagine, perché non c’è una parola in più o una parola in...