Adriana Giotti sull'opera poetica di Mauro Macario

Il grave declino ideologico, intellettuale, civile e morale osteggia il riconoscimento e lo sviluppo dei talenti e pone evidenti limiti alla libertà d’espressione. Allo scrittore, cui è concesso un ampio margine di libertà nella rappresentazione di eventi e nella costruzione di situazioni, personaggi e dialoghi, non resta che adattarsi alla realtà contingente o rifugiarsi nella fantasia. Diverso è per il poeta, da sempre primario artefice, depositario e tutore della bellezza, del potere e del valore delle parole, che non può più limitarsi ad appagare la funzione tradizionale del patrimonio linguistico, a rendere intelligibili le idee, le opinioni e i concetti, e favorire la condivisione dei valori umani. Consapevole dell'arduo compito di salvare la parola dagli abusi e dai soprusi, Mauro Macario rifugge dalle composizioni particolaristiche, personalistiche e individualistiche, che piegano la poesia e l’arte alle intime intenzioni di un autore e alle sue personali aspirazioni, esige...