Dovrebbe essere un piacere leggere versi; quelli di Maria Pia Latorre contenuti nella raccolta È stato per caos hanno ritmo e pause musicali; le parole, lette ad alta voce, scorrono come le note di uno spartito e, in tal senso, diverse sono le liriche che provocano questo tipo di piacere; ad esempio, quelle dedicate a città e luoghi: Viterbo e Daunia , contenute in Viaggio clandestino , la prima delle due parti in cui è divisa la raccolta (l’altra ha lo stesso titolo della copertina). Il “gusto” della partitura musicale lo si può provare in liriche tanto brevi quanto intense: La mia ombra , Nel rovescio di una partita , Settembre e in quella che, a nostro avviso, è la più rappresentativa della poetica della Latorre: Stella senza luce . Altra suggestione proviene da singoli versi all’interno di liriche più ampie; versi illuminanti e illuminati (San Michele arcangelo che non è bastato a liberarci dal male, in Ardente Murgia ; …lo spettacolo dell'ape che ci scioglie in commozione ...