«Poesie che vanno dette oltre che lette»: dalla prefazione di Luciana Castellina a APNEA IN VERSI

Dalla prefazione di Luciana Castellina al testo

«Apnea in versi è una raccolta di poesie che attraversano le fasi più difficili e critiche di questi ultimi anni: dalla pandemia Covid alle recenti guerre, dalle emergenze migratorie alle derive egocentriche del mondo occidentale, dagli “ultimi” di ogni latitudine alla necessità di ritrovare il bandolo di una socialità e di una solidarietà sacrificate sull’altare dei profitti.

L’apnea annunciata nel titolo però non è intesa tanto come un’azione meccanica passiva, in attesa di una fine annunciata, quanto un resistere attivo e consapevole con cui si cerca di non sprecare le ultime bolle d’aria rimaste a disposizione di un’umanità vittima delle sue stesse disastrose scelte.
Quelle di Apnea sono poesie che vanno dette oltre che lette, affinché stimolino la reazione partecipata di un tessuto sociale sempre più rinunciatario, sfaldato e messo alla prova dalle crisi globali che si sono succedute.

Come tutti i progetti editoriali di Marco Cinque, anche questo ambisce ad avere un’utilità concreta e tangibile, legata alle tematiche trattate: i diritti d’autore di Apnea sono infatti interamente dedicati all’associazione non profit Gazzella Onlus, che si occupa delle cure e riabilitazione di bambini palestinesi feriti con armi da guerra, prevalentemente nella Striscia di Gaza».

Di seguito alcuni scatti di Melkiorre Carrara in occasione della presentazione di Apnea in versi presso la Fondazione AAMOD a Roma, con Luciana Castellina, Vincenzo Vita e Wasim Dahmash

Da sinistra: Marco Cinque, Luciana Castellina, Vincenzo Vita e Wasim Dahmash

Luciana castellina e Vincenzo Vita

Marco Cinque con Wasim Dahmash

Marco Cinque con Luciana Castellina

Marco Cinque con Vincenzo Vita




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