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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Il commento di David La Mantia alla poesia "Il racconto della Terra" di Maria Pia Latorre in "È stato per caos"

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Lo sguardo dal finestrino di un treno, l'immagine di un viaggio apre la poesia di Maria Pia Latorre. È già una dichiarazione d'intenti. È la storia di un amore, una vera e propria dichiarazione verso la natura e verso l'umanità tutta. È la ricerca di una ecologia di pensiero. Che si fa acqua e benedizione, frutto dell'amore ( Ogni fiume e rigagnolo e linea d'acqua /che ha fecondato la terra/ come ha voluto eros ).  David La Mantia Ed ecco, di seguito, le immagini di questa campagna ancora incontaminata dal male nel suo cuore, illuminata dell'umanità dei contadini ( E la terra che ha generato il cielo e ha dato volto all'amore/si è fatta umano,/uomodonna figlio della terra/ e dei frutti/ uomodonna che accarezza con gli occhi le zolle/contadini con erbe e foschie nelle narici ).  Questa età dell'oro, non nostalgica, ma visionaria ed insieme terrena, elimina le differenze di genere. Uomodonna è la parola insistita, l'ossimoro che si fa fusione, che si f...

In dialogo con Maria Pia Latorre a proposito di "È stato per caos": le ragioni di un libro

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Maria Pia Latorre è poetessa e scrittrice particolarmente attiva nel territorio pugliese e specificatamente barese anche come attivista ambientalista, attività con la quale ha dato vita al percorso letterario denominato L'Isola di Gary , dedicato e ispirato a Gary Snyder, giunto alla sua quarta uscita, di prossima pubblicazione, che raccoglie contributi poetici regionali e nazionali attorno ai temi dell'ambientalismo. Insegnante di professione e promotrice culturale per passione, ha recentemente dato alle stampe la sua terza silloge poetica. In occasione dell'uscita della sua nuova raccolta È stato per caos , edito nella collana “Polveri” per i tipi di Tabula fati (Chieti, 2025), più che un'intervista, abbiamo dedicato qualche minuto a dialogare con l'autrice in un momento di vero e proprio scambio di pensieri sulla sua opera. L'intervista è stata pubblicata sulla pagina culturale del Quotidiano di Bari in due parti, nelle giornate di venerdì 19 settembre e mar...

Gianni A. Palumbo prefaziona "Un sottopasso" di Guido Oldani

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L’annuncio dell’età del “postumano”, con l’individuo ‘oggettificato’ al punto che per parlare di relazioni tra persone si debba assimilarle ai loro panni e cappotti, era già vivido nel Cielo di lardo , raccolta che Guido Oldani pubblicava per Mursia nel 2008. Perché quelle idee fossero elevate a chiarezza concettuale, si doveva attendere il pamphlet oldaniano dal titolo Il Realismo Terminale (Mursia 2010), espressione, nell’era delle ‘pandemie abitative’, di una «poetica» che è anche «una lettura del mondo: una fase del cammino dell’umanità aperto a esiti possibili di segno opposto». Questa poetica ha avuto forza aggregante considerevole, fino a produrre nel 2014 un conseguente Movimento. Subito è stata evidente la tensione del Realismo Terminale all’impegno civile, con la sua lucidità di sguardo sorretta dall’arma di un’ironia che, per ricorrere a un’espressione da Oldani riferita a Parini, è la vera «dinamite poetica». Gianni Antonio Palumbo A innervare Un sottopasso , silloge fino...

Adriana Giotti sull'opera poetica di Mauro Macario

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Il grave declino ideologico, intellettuale, civile e morale osteggia il riconoscimento e lo sviluppo dei talenti e pone evidenti limiti alla libertà d’espressione. Allo scrittore, cui è concesso un ampio margine di libertà nella rappresentazione di eventi e nella costruzione di situazioni, personaggi e dialoghi, non resta che adattarsi alla realtà contingente o rifugiarsi nella fantasia. Diverso è per il poeta, da sempre primario artefice, depositario e tutore della bellezza, del potere e del valore delle parole, che non può più limitarsi ad appagare la funzione tradizionale del patrimonio linguistico, a rendere intelligibili le idee, le opinioni e i concetti, e favorire la condivisione dei valori umani. Consapevole dell'arduo compito di salvare la parola dagli abusi e dai soprusi, Mauro Macario rifugge dalle composizioni particolaristiche, personalistiche e individualistiche, che piegano la poesia e l’arte alle intime intenzioni di un autore e alle sue personali aspirazioni, esige...

Vittorino Curci prefaziona "La vita naturale" di Vito Bruno

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  Di seguito la prefazione completa a La vita naturale di Vito Bruno, quarto volume della collana Polveri . Vittorino Curci (foto di Francesco Liuzzi) Inclino a credere che La vita naturale , il tema conduttore e anche il bellissimo titolo di questo libro, abbia qualche attinenza con l' esistere inteso come presenza incarnata, complessa e autentica di cui parla Miguel Benasayag nel suo saggio del 2018 Funzionare o esistere? . Il filosofo e psicanalista argentino – nel 2004 autore, con Gérad Schmit, di un libro di successo come L'epoca delle passioni tristi – proseguendo la sua ricerca sulla condizione umana di oggi analizza quel che accade in un sistema sociale quando una tecnologia evoluta e fuori controllo prende il sopravvento sulle persone trasformandole in macchine utili ed efficienti e privandole del benché minimo desiderio di esistere . Che fare in una situazione del genere? Benasayag suggerisce per prima cosa di «entrare di amicizia» con la propria fragilità: «ecco l...